Bilancio Sociale
Il segno di una nuova cultura imprenditoriale. Che pensa diversamente il vivere e il produrre, l’organizzazione e le relazioni.
Perché redigere il Bilancio Sociale? Per molte ragioni, ma l’essenziale è questa: perché una realtà come il Credito Cooperativo Romagnolo, che vive per il sociale e di sociale, non può non farlo.
Il Credito Cooperativo Romagnolo, sin dalle origini, si ispira ai principi della solidarietà economica e del mutualismo; da sempre si propone di essere strumento di “autosviluppo”; da sempre mira ad includere nei circuiti economici le diverse espressioni del territorio e della comunità locale. Questa nostra identità, che diventa uno stile gestionale, ci ha portato a fare scelte e realizzare iniziative che meritano di essere raccontate. Fare un Bilancio di queste attività è, anzi, un dovere di trasparenza e di coerenza.
Ma un vero Bilancio Sociale non può limitarsi ad essere scritto. Occorre che sia anche e soprattutto “fatto”. Non semplicemente nel senso, ovvio, di dare spessore e concretezza alle affermazioni, ma soprattutto nel senso che esso deve essere partecipato e condiviso con gli stakeholder. E, quando i portatori di interesse sono così vicini (soci, comunità territoriale, clienti, collaboratori, non sono categorie ma persone con nomi e cognomi) l’impegno è ancora più stringente.
Credo, allora, si possa dire che, in questo senso, “fare” il Bilancio Sociale come sopra detto, è il segno di una nuova cultura imprenditoriale. Che pensa diversamente il vivere e il produrre, l’organizzazione e le relazioni. Non crede ciecamente alla bontà della “crescita” intesa in senso assoluto, ne considera i “se” ed i “ma” ed è, soprattutto, più attenta ai temi della qualità della vita, dell’equità, della sostenibilità.
A questa cultura, capace di produrre autentiche “rivoluzioni”, anche se silenziose, sentiamo di appartenere.
Il Bilancio Sociale è, allora, in primo luogo, un impegno. A far sì che l’essere coincida sempre più con il fare “impresa BCC”. Nel segno di un valore sempre attento ai valori.
Il Presidente